Dense pennellate, lievi evocazioni
Lo spazio si lascia modellare dal pennello che sospinge al significato della forma senza confini, ottenuta con il gesto ripetuto della materia colorata. Scivolano tracce che l’acqua diluisce, si concretizzano essenze attraverso il rispecchiamento delle luci e delle ombre. Non si segnano linee, non si pre-organizzano strutture. Il colore plasma l’evocazione.

Nel cuore eterno dell’incantevole sguardo padrone del ricordo s’insinua la calma della mesta consapevolezza.


Spruzzi d’onda nei selvaggi incanti marini ritornano, ancora e ancora, scegliendo profili rocciosi, scivolando fino alle malleabili spiagge sabbiose.

S’incontrano i totem secolari nei sogni rivelatori della lucida coscienza onirica.

Ho disegnato una bara
e ci sono scivolata dentro,
guardando ad occhi chiusi il tuo arrivo,
preparandomi alla nuova luce
non appena ti avessi visto
– e tu avessi affrontato lo Specchio nel quale eri immerso
ti fossi riflesso
e avessi – tu – visto.
Biancaneve