Le Pendu – XII L’Appeso
Oscillazioni in Fiber Art
Stoffa in puro cotone dipinta, decorata, ricamata e cucita a mano
Misura 35 cm altezza
Non ti serve niente di più di ciò che hai già ora per essere felice: lasciati andare al respiro della vita.
Le Pendu
Ricezione psichica
Dopo il XVIII Arcano in Fiber Art, ecco il XII, L’Appeso, a far capolino tra stoffa, ricami e ritagli di poesia.
La Creatura Le Pendu disegna oscillazioni ricettive in candidi battiti del tempo.
Chiusure di congiunzione
Tutte le cuciture dell’Appeso sono visibili e in rilievo, perché quello che normalmente gli occhi non riescono a vedere, nella sospensione diventa perfettamente visibile. Gli occhi possono essere aperti e chiusi contemporaneamente, oppure possono essere toccati dalla vista e non riuscire a vedere; ma Le Pendu vede in contemporanea sia l’esterno che l’interno, e in costante dialogo con se stesso e con l’Infinito, crea la visione del presente.
Trasparenze, porte sulla vastità
I vestiti sono cuciti a mano su misura: il pizzo bianco trasparente, passaggio del visibile, permette alla mente di disegnare i pezzi mancanti.
Scintillii
Ci sono perline di ametista, di acquamarina, di conchiglia, madreperlacee, schegge di vetro come gocce di rugiada. Intuizioni permeano ogni attimo dell’Appeso: è ciò che facciamo dentro che ci consente di trasformare le cose fuori. Le perle forse si sono appoggiate arrivate dal vento, o forse sono nate dalle ricchezze interiori della Creatura Sospesa.
La nuova pelle
La stoffa è dipinta e ci sono pennellate di bianco che coprono e svelano una nuova pelle. Nell’universo interiore il tempo non scorre in modo lineare: lì un istante è tutta una vita e una vita precipita in se stessa in un battito di ciglia.
Anche un solo attimo di felicità può modificare radicalmente tutta la vita: Le Pendu oscilla al vento; resta sospeso il tempo che batte le ore, fluttua il tempo delle onde emotive.
La libertà dell’Appeso è la possibilità di scivolare in un luogo senza paura.
Pensieri di Luna
Ciuffi di lana cardata s’intrecciano con fili di lana bianca dorata e perle luminose; due treccine scivolano e dondolano amplificando i pensieri, eteree antenne di ricezione cosmica. I capelli sono pettinati e raccolti in una spirale che circonda la testa trasformandola in Luna.
Le Pendu non dipende da nulla: il filo che lega la sua gamba sinistra potrebbe spezzarsi da un momento all’altro; questo non turberebbe il Creatore di Sogni Lunari. Quando tutto tace si possono sentire i respiri del vento. La corda può spezzarsi, Le Pendu può cadere vorticosamente: è sulla sua pace interiore stabile che si appoggia; fuori può accadere qualunque cosa.
Stare fermi, legati, sospesi, ondeggianti
Le mani sono legate in attesa, Le Pendu è rilassato, pronto a ricevere nuove intuizioni. Restare fermi è la via per far volare le ali dell’anima.
Ogni parte del corpo dell’Appeso è sagomata e cucita con cura.
Lui guarda il mondo capovolto, abbandona le illusioni e trova nuovi punti di vista. Siamo sempre nel posto perfetto: Le Pendu è dove deve restare per trasformare il veleno in medicina, pronto a una nuova nascita.
È lui che chiede: “con quali occhi vedi le cose? Guardati dentro, ascoltati, è quello che senti che riveste di senso quello che vedi”.
Le Pendu oscilla, indugia, sacrifica la visione rettilinea, si lascia cullare dalle onde ariose, attende intuizioni, capta vibrazioni: non giudica, si lascia respirare dal Mondo.
“Non ti separare dai tuoi sogni. Quando se ne saranno andati potrai ancora esistere, ma avrai smesso di vivere.”
Mark Twain
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