Il grande conquistatore
L’uncinetto classico non ha quasi bisogno di presentazione. Tutti hanno in mente almeno un lavoro fatto all’uncinetto, che sia il centrino bianco in casa della nonna, o gli splendidi merletti di alta moda che sfilano sulle passerelle dei migliori stilisti in ogni stagione, senza tempo e sempre apprezzati .
Raffinato, delicato, versatile, l’uncinetto ha da sempre conquistato tutte le epoche e tutte le latitudini. Lavorato con un semplice accessorio, il filo prende vita e regala intrecci assai diversi tra loro che consentono la realizzazione di un’infinità di progetti.
I fini pizzi e i deliziosi merletti, le raffinate finiture: quando si parla di uncinetto appare subito nella mente un tempo lunare, sospeso, fatto di paziente lavoro manuale a lume di candela.
Appaiono mondi lontani che rievocano il passato di una manualità tenace e perseverante che sa tramandare preziose, sottili lavorazioni di fili intrecciati per ricordare gli eventi più importanti di una stirpe, o per segnare le iniziali sulle lenzuola degli innamorati, o per abbellire abiti e comuni oggetti per la casa che restano, negli anni, eredità e ricordo.
Si affacciano al pensiero quelle strane manie delle nonne di mettere, sotto ogni oggetto, un centrino, o forse due, con un effetto alquanto bizzarro, quasi a simboleggiare l’impossibilità che una lampada possa toccare il freddo legno di una scrivania senza esserne preservata e curata per evitarne l’offesa.
Il luminoso sorriso
Ma, a dirla tutta, l’uncinetto è un’arte che affascina, attraverso i secoli, uomini e donne di ogni epoca: possono cambiare gli stili, le modalità, le forme, i colori, ma la tecnica, in un modo o in un altro, riesce sempre a riemergere, salvifica e gioiosa come una nuda Afrodite, luminoso sorriso che appare tra gli zampilli delle acque vivificanti.
Con un uncinetto si possono creare meraviglie e incantevoli oggetti. Ogni stilista inserisce questa tecnica dalle mille sfaccettature nelle sue presentazioni, perché è quasi impossibile non restarne catturati, affascinati, ammaliati. La tecnica classica prevede una moltitudine di punti che possono essere uniti tra loro fino a creare ulteriori punti di base.
Date le conoscenze iniziali è possibile spaziare in infinite possibilità di realizzazione; dalle falde delle gonne delle danzatrici di flamenco ai merletti bianchi attorno alla nera rupe a ridosso del mare, tra conchiglie e flutti selvaggi, in una performance di Fiber Art naturalista. Tutto è concesso.
Dall’effetto retrò, o più grossolano, la tecnica dell’uncinetto può diventare seduttiva e raffinata, gioiosa, innovativa, artistica, deliziosamente gentile, resistente e pratica. Insomma, ad ognuno spetta declinare l’arte dell’uso dell’uncinetto e farne uno strumento di espressione della propria naturale creatività.
Una cosa è certa: crea piacevole dipendenza, come ogni cosa affascinante e piacevole, soddisfacente e generosa.
Centrini in arte
L’idea più comune è questa: tondo, di cotone, bianco.
Ma questa è solo una delle tante possibilità, infatti lavorare centrini all’uncinetto permette una gamma infinita di declinazioni. La differenza tra artigianato e arte si confonde, infatti ci sono alcune lavorazioni di merletti che sono delle vere e proprie creazioni di arte tessile.
Gli intrecci, le forme, i filati, la scelta dei modelli e degli schemi, la creatività e la personalizzazione: tutto concorre per rendere il centrino un abbellimento prezioso da rivalutare e far rivivere, rinnovandone lo stile, trovando nuovi modi di utilizzo.
Questi meravigliosi capolavori possono essere elementi scelti per la creazioni di abiti e accessori Fiber Art, possono trasformarsi se lavorati con filati e colori originali, sanno stupire per la loro raffinatezza e affascinare per l’abilità e la pazienza che richiedono nella loro lavorazione.